martedì 16 dicembre 2014

Noël #2 [Francia]

Le pays numéro deux ne peuvait être que la France! Paese dalle tradizioni natalizie cattoliche come l'Italia, in cosa si differenzia da noi? 

Innanzitutto, proprio come in Italia, il Natale viene festeggiato e vissuto in maniera diversa a seconda della regione.
Nel Nord della Francia, la festa di San Martino, l'11 novembre, segna l'inizio del periodo natalizio. La leggenda narra che San Martino perse il suo asino non ho ben capito dove, perché trovo solo poche righe su questa storia, comunque parrebbe "tra le dune", e alcuni bambini lo aiutarono a ritrovarlo con l'aiuto delle lanterne. Per ricompensarli, San Martino trasformò lo sterco del suo asino in dolcetti. Mangia che è buono. Comunque, i bambini della Francia del Nord, in occasione di questa data, ogni anno costruiscono delle lanterne per ritrovarlo.
Caratteristici, invece, della Francia del Sud, nello specifico dell'Alsazia, sono i mercatini di Natale; i più famosi e belli si trovano a Strasburgo, Marsiglia e Colmar. 

Santons tipici del presepe.
Grande importanza, soprattutto in Provenza, viene data al presepe, formato dai santons, ovvero statuette d'argilla estremamente curate nei dettagli. In aggiunta ai personaggi biblici, spesso vengono introdotti nel presepe anche personaggi del paese, come il sindaco, il prete o il droghiere. A Marsiglia, addirittura, si tiene la Foire aux Santons, ovvero la fiera dei santons, tutta dedicata ai presepi.
La sera della Vigilia ci si riunisce per la cena, durante la quale si consumano tipicamente fois gras, ostriche e salmone. In Provenza, il cenone termina tradizionalmente con tredici dolci, che rappresentano i dodici apostoli e Gesù. Il dolce tipico è la Bûche de Noël. Esatto, il tronchetto di Natale, quindi anche in Francia la tradizione richiama il Ceppo di Natale, che però viene mangiato. Solo in alcune regioni si usa bruciare un ceppo di legno, indovinate un po' dove? In Provenza. Ovviamente, sempre per chi possiede un caminetto.

Père Fouettard in tutto il suo
splendore.
La mattina di Natale i bimbi aprono i tanto attesi regali portati da Petit Jèsus (Gesù bambino) o da Père Noël. In alcune zone della Francia, i bambini usano lasciare le proprie scarpe vicino al caminetto, che la mattina di Natale troveranno ricolme di dolci, frutta e noci, mentre in altre regioni della Francia settentrionale, i bambini ricevono i doni sia a Natale che il 6 dicembre, il giorno di San Nicola. Il Santo, nella consegna dei regali, è accompagnato dalla sua nemesi: Père Fouettard. Mentre San Nicola distribuisce doni ai bimbi buoni, Père Fouettard sembrerebbe prendere a frustate i bambini cattivi. Che. Ansia.

Galette des rois con ospite.
Arriviamo, quindi, all'ultimo giorno di festeggiamenti, ossia il 6 gennaio, l'Epifania, durante il quale è uso mangiare la galette des rois (torta dei re - magi), una torta fatta di pasta sfoglia ripiena di crema di mandorle, all'interno della quale si inserisce una fève (fava), ovvero una statuina di ceramica o plastica. Il nome è dovuto al fatto che un tempo si nascondesse nella torta una fava vera. Chi trova la fève nella sua fetta diventa "re" o "regina" per quel giorno.

Bien, anche oggi, per i più golosi e intraprendenti, ho deciso di lasciarvi la ricetta della bûche de Noël, ovvero il tronchetto di Natale. Tra l'altro è un dolce che a Natale faccio sempre, quindi, siccome è difficile capire quale sia la ricetta originale tra le migliaia che propone internet, ho deciso di lasciarvi la mia :D 

Bûche de Noël al caffè

Ingredienti: 
Una fetta del mio tranchetto (scusate se sembra triste).
Pan di Spagna

4 uova
80 gr. di farina
90 gr. di zucchero
1 bustina di vanillina
Un pizzico di bicarbonato

Crema pasticcera al caffè

400 ml di latte
4 tuorli
45 gr. di farina
100 gr. di zucchero
100 ml di caffè forte

Crema di burro al caffè

250 gr. di crema pasticcera al caffè
150 gr. di burro

50 gr. di zucchero a velo

Preparazione:
Per fare il pan di spagna: montare i tuorli con lo zucchero fino a renderli chiari e spumosi. Aggiungere la farina, un pizzico di bicarbonato e la vanillina. Infine incorporare al composto gli albumi precedentemente montati a neve. Stendere della carta forno su una teglia da forno, versare il composto ottenuto e livellare il più possibile.
Infornare il pan di spagna a 180° e cuocere per 10-12 minuti. Su una spianatoia disporre un foglio di carta forno e rovesciare la pasta biscotto sopra, quindi staccare delicatamente quella usata per la cottura. Coprire la pasta con un altro foglio di carta forno e arrotolarla mentre è ancora calda.
Nel frattempo preparare la crema pasticcera al caffè.
Montare lo zucchero con i tuorli, aggiungere la farina e incorporarla alle uova. Infine aggiungere il latte a filo e il caffè. Versare il composto in un pentolino e cuocere a fiamma dolce mescolando di continuo con un cucchiaio di legno fino a che la crema pasticcera non si sarà addensata.
Quando la crema sarà fredda, srotolare il rotolo e farcirlo spalmando la crema su tutta la superficie. Arrotolare con cura il dolce senza carta forno, avvolgerlo con della pellicola trasparente e lasciare nel frigo almeno un’ora.
Per ricoprire il tronchetto: tagliare il burro a dadini in una ciotola a bordi alti e lasciate a temperatura ambiente per 30 minuti circa, in modo che ammorbidisca, ma tenere la ciotola lontana da fonti di calore. Sbattere il burro con una frusta elettrica regolata sulla velocità media fino ad ottenere una consistenza cremosa e, continuando a sbattere, versare a poco a poco lo zucchero a velo. Regolare la frusta sulla velocità più bassa e unire a poco a poco la crema pasticcera al caffè ben fredda. La crema ottenuta va adoperata subito. Riposta in frigo, diventerebbe troppo dura per essere spalmata.
Togliere la pellicola trasparente dal tronchetto, porlo sul piatto da portata e ricoprirlo con la crema di burro, tracciando con una forchetta i solchi tipici del tronchetto. Guarnire a piacere. (Io ho usato dei pezzetti di cioccolato al latte tritati nel minirobot). 

Anche per oggi ho terminato, Joyeux Noël mes chers Pagemasters :) A domani, con la terza puntata!


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